Un libro su Orazio Costa Giovangigli, un richiamo, una sirena, un invito atteso (e un ricordo dovuto) verso chi al teatro, agli attori e al pubblico ha donato una vita. Siamo accorsi a Milano al Chiostro Nina Vinchi in occasione della presentazione del libro di Laura Piazza che si è avvalsa dell'intervento di Luigi Allegri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Parma, e Gianni Turchetta, docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università degli Studi di Milano, per partecipare e rendere omaggio all'uomo che abbiamo conosciuto attraverso i suoi lavori e non solo, dato che tra noi possiamo annoverare un suo allievo dell'Accademia, nonché attore in numerose sue regie. Forse per questo siamo rimasti un po' delusi, non tanto dal libro - che siamo in attesa di leggere - quanto dalle reiterate speculazioni un po' farraginose sulla "mancata sistematizzazione" del suo metodo, considerazioni che non hanno restituito, a nostro avviso, la grandezza poetica e "rivoluzionaria", come solo la poesia sa essere, dell'uomo, del Maestro e del regista che ha segnato un'epoca del teatro italiano e "imprintato" generazioni di registi e attori.
s.m.
Milano, 29 maggio 2019