Preludio
La voce arranca, arretra tardiva al tramonto
crepa e sospira,
consuma un tempo nell’ambiguo vuoto circostante,
mentre scompare il vento che lì finisce e straripa.
(poesia inedita, gentilmente concessa dall'autore)
Se fossi morto prima
Se fossi morto prima...
la chiazza del mio essere uomo di miscugli e di fiori
appassiti, mi ha condotto a voi col capo chino e remissivo,
il volto stanco e pieno di rughe e il mio cuore in trappola
dei suoi stessi sentimenti di stampigliatura;
ora, cerco solo di accoppare il mio tempo già finito,
e di bermi un goccio forte, in un’osteria dell’angolo.
(poesia inedita, gentilmente concessa dall'autore)
Interrogativo
Quando ho paura del domani, mi aggrappo
alle tante foto appese al muro nella mia stanza:
tengo stretto il mio cuscino,
come l’amore è quell’equilibrio che tutto
scompone e ricompone,
come una foto di famiglia che raggruppa
l’unica foto di un istante, di un’eternità infinita.
(poesia inedita, gentilmente concessa dall'autore)
Lungo addio
Un lungo addio è
oltre le montagne figlie della vecchiaia e del tempo,
consumato dal suo stesso addio,
con gli occhi dell’anima,
dentro il cerchio immobile di un lago colorato di grigio,
disegnato dentro,
che già si dona esanime
alle troppe sofferenze che soffiano nel vento
tra le anime tremolanti, in un profondo
infinitamente finito !
(poesia inedita, gentilmente concessa dall'autore)