Se mi emoziona
pensare una targhetta sul citofono
con i nostri cognomi congiunti
se prima di addormentarmi
mi studio di variarla
in ottone
in ferro smaltato bombé
in plastica oro a caratteri rossi
in plastica grigia a caratteri blu
in cartoncino manoscritto
nell’antica striscia del dymo
immagina
quanto male mi faccia
pensare a un figlio in cui congiunti
fossero i nostri occhi.