Emma Pretti nata nel 1957 risiede in provincia di Vercelli. Collabora con riviste italiane e straniere
con poesie, traduzioni, recensioni e racconti. Suoi testi poetici sono apparsi nell’antologia “Giovani
poeti nati dopo il ’50 “, diretta da Edoardo Sanguineti e curata da Adriano Spatola.
Il suo primo libro di poesia, Assurde presenze perfette, è del 1995 (Giardini editore). In seguito ha
pubblicato Battaglie nane e la raccolta di poemi Viaggio da Ovest a Est (Istituti Poligrafici
Internaz.- Pisa). Nel 2002 Economia del bosco (Caramanica Editore), A Caccia in paradiso
edizioni Joker 2005 – e la raccolta di liriche I giorni chiamati nemici edita dalla Società editrice
Fiorentina ( SEF) nel febbraio 2010, che apre la collana “ Ungarettiana” diretta dai Prof. Paolo
Valesio e Alessandro Polcri - La raccolta è alla sua 2° edizione.
Di seguito la pubblicazione Un guaio che non è stato preso in esame, Società Editrice Fiorentina
(SEF), del febbraio 2014, è stata finalista al Premio Carver 2014.
Del 2017 è la raccolta Modalità Silenziosa, Genesi Editrice, classificatasi tra i cinque finalisti al
Premio Internazionale di Poesia Gradiva – New York
Suoi racconti sono apparsi sulle riviste YPR e Le colline di Pavese.
Nel 2010 ha vinto il concorso indetto da Puntoacapo Editrice “ LaVita In Prosa “ con il racconto Il
rebus dei tacchini bianchi.

Eden

 

Sono mie queste terre che coltivano la luce

brillio dopo brillio, ogni ragione vale

quanto una sorgente, le possibilità sono gloria

del mattino e smeriglio di ore.

 

Su questa pianura mi accampo con soddisfazione

come mosca sul vetro.

 

da "A caccia in paradiso", ed. Joker 2005

 

Senza titolo (per ora)

 

Pioggia battente, lacrime di Dio:

non c’è niente di male a essere ingenui,

anche se non c’è posto nel mondo

che culli i cuccioli svagati.

Vogliono solo stupirsi

– e invece fanno sorridere

con sufficienza: troppo

troppo ridicoli

Tracce

 

Vorrei lasciare orme

semplici e affascinanti

come passi di uccelli

sulla neve.

Notturno fiorito

 

Un profumo di fiori notturni

accompagna la passeggiata del cane.

E’ tutto grazioso:

il suo zampettare soddisfatto

l’asfalto tiepido, l’aroma di corolle

che affiorano nell’aria senza toccarsi:

il buio le scompone in nomi difficili

da afferrare.

Tutto delizioso e incerto

come il tremito di foglie

che la serenità raccoglie

per ornarsi di un fremito.

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