UA-51143403-2
Per gli scavi di Troia
Questo rimane dell’antica Troia:
il verso del poeta, che solleva il dolore degli uomini sull’onda
del tempo perché nulla
venga dimenticato, perché a tutti
risponda quell’eterno
mistero che ci chiude prigionieri
nella storia del mondo. Ma sul colle
tormentato, trafitto
dalle rovine resta solo il vento.
Elegia romana
Ora davanti a me, tutto m’assedia,
tutto mi parla, con parole antiche
e nuove: eppure tutto già riposa
in pace, tutto tace nel fluire
lento del fiume sacro, dove scende
verso il mare quest’attimo fuggente.
Tutto si perde, tutto è già passato
di me, di noi, dei vivi, dei defunti,
tutto effimero e fragile relitto
di passioni sofferte e di miserie
dimenticate, come le infinite
foglie morte dei platani cadute
al vento dell’autunno sulle rive
spoglie del Lungotevere: leggero
fruscio di passi, appena, e infine polvere.
Eppure ogni relitto, nel mio cuore,
si fa reliquia: tutto qui mi narra
della pena dell’uomo che ricerca
il dominio di sé, l’alto segreto
del suo destino, fisso come scoglio
immoto fra le schiume della storia.
da “Salmo notturno”