Mah.
“Passeggiate romane”, la mostra di un numero ridotto di opere, pubblicizzata come occasione unica e imperdibile (forse irripetibile) per poterle ammirare in quanto collocate stabilmente nei depositi di tre importanti musei romani e quindi solitamente inaccessibili.
L’aspettativa quindi era alta, e forse sarà per quello che la delusione è stata pari all’attesa. Le opere c’erano, poche ma interessanti, disperse e umiliate nel contesto di una scenografia che si fa fatica perfino a pensare che possa essere utilizzata con successo in un set cinematografico tanto ovvia e di sapore spudoratamente contraffatto: il bar, la trattoria, la “monnezza” che deborda dai cassonetti, le macchine parcheggiate, antiche pietre “rivisitate”, i graffiti…
In questo contesto tanto falso si fa strada la suggestione che anche le opere lo siano, si stenta a credere che non siano copie, il sospetto si affaccia.
Un contrasto tra passato e presente che, invece di esaltare la Bellezza, la svilisce nella banalità della rappresentazione della realtà fin troppo conosciuta della nostra povera città “Eterna”.
Quanto rimpianto anche di una sola e unica bella stanza museale, di quelle dai colori cardinalizi, dalle sfumature vellutate, dalle illuminazioni appropriate e ornata da tavole con spiegazioni interessanti ed esaustive che aiutino a collocare le opere esposte nell’epoca storica e nella corrente artistica del tempo della loro realizzazione...
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MAXXI - 12 ottobre 2024