
Un vociare festoso, un entusiasmo contagioso sono le coordinate di un pomeriggio domenicale all’Auditorium Parco della Musica nell’ambito della rassegna “La domenica per i più piccoli”, per una riproposta di “Pierino e il lupo” di Sergej Prokof'ev con la JuniOrchestra Young, direttore Simone Genuini e voce recitante Riccardo Rossi.
Un’atmosfera gioiosa di attesa serpeggia tra i piccoli spettatori trasmettendosi a tutti i presenti: genitori, nonni, amichetti.
Ma, come il concerto inizia, quell’elettricità si disperde, sostituita da una concentrazione impensabile in una platea infantile: c’è chi si appoggia sullo schienale anteriore per vedere meglio, chi si abbandona sulla propria poltrona chiudendo gli occhi per assaporare l’incanto cui vuole abbandonarsi, chi agita le manine come un improvvisato direttore d’orchestra. Qualcuno anche si distrae, ogni tanto, ma senza disturbare, si nota solo perché volge l’attenzione a un gioco o un libricino, o alle sue stesse mani…
Si inizia con la Marcia op. 99 di P, a seguire Candide: overture di Bernstein e Danza slava op. 46 n. 1: Presto di Dvořák eseguite con grande impegno dalla giovane orchestra che merita i calorosi applausi che le vengono tributati.
Il tutto a preludere la fiaba “Pierino e il lupo”.
Anche qui meritano grandi elogi tutti i ragazzi, musicisti più che promettenti.
Se c’è da fare un piccolo appunto riguarda, non ce ne voglia Rossi verso il quale nutriamo grande simpatia e apprezzamento per una sua certa propria vis comica, la parte recitata.
Abbiamo avvertito una piccola stonatura e scarsa amalgama con l’impianto musicale e un superficiale approccio al coinvolgimento dei piccoli, i quali, comunque, hanno reagito con l’entusiasmo tipico della loro età.
Divertenti invece i due bis nei quali orchestra e Riccardo Rossi hanno interpretato “The typewriter” di Leroy Anderson (ricordate la scena di Jerry Lewis con la macchina da scrivere nel film “Dove vai sono guai”? Sì, quella.). L’impegno palpabile dell’attore e la sua interpretazione sono stati esilaranti, tanto da richiedere appunto un bis.
Molti applausi per tutti a coronare un pomeriggio di festa ben impiegato per stimolare la sensibilità di creature così piccole e ricettive.
sm