LA TERRA VISTA DALLA LUNA

Un'anteprima della rassegna cinematografica della "Settimana pasoliniana" al Teatro Le Sedie - Roma 
"...nell'autunno del 1966 Pasolini..." ripesca "...la vecchia traccia di uno stralunato racconto mai realizzato, che avrebbe dovuto intitolarsi IL BURO E LA BURA, dove si narrano le donchisciottesche gesta di un padre e un figlio alla ricerca della donna ideale per la loro famiglia, della perfetta moglie-madre, nel desolato panorama di una povertà tanto interiore che esteriore, nella disperata, volgare e stolida tenerezza del loro vuoto essere-nel-mondo. Così nasce LA TERRA VISTA DALLA LUNA...In pochi, leggeri tratti, Pasolini riesce ad esprimere l'assurda condizione di solitudine e di incomunicabilità dei suoi personaggi (in cui si riflette anche la propria incomunicabilità), stravolgendone i gravami tragici attraverso un'aura comica che giunge quasi fino al cinismo esistenziale: la realtà del dolore e del disorientamento di questi individui-massa senza più amore e senza più storia, la loro intrinseca tragicità, trova la sua piena espressione in una "fine del mondo" immanente e senza tempo...l'inconsapevolezza dei due protagonisti aumenta l'enorme senso di morte e di tristezza che emana dalla loro vitalità ottusa, dalla loro infingarda e obbligata allegria a dispetto di tutto..." (Serafino Murri - Pier Paolo Pasolini)

LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA

LE MURA DI SANA

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